Gianluca Della Corte (curatore del Laboratorio “Audiovisivo e multimediali”): «La bellezza di questo Laboratorio consiste nella sua dinamicità: durante le riunioni vi è un continuo flusso di idee, che si incrociano con quelle di altri, fino ad arrivare all’elaborazione di progetti collettivi che qualche ora prima non erano lontanamente concepiti. Ma perfino quando gli incontri finiscono, le idee continuano a fermentare: io e Daniela abbiamo pensato a questo progetto in treno, di ritorno da una puntata del Seminario. La sua tecnica è quella di realizzare dei collage che non “incollano”, ma accostano i simboli, gli archetipi di ogni puntata attraverso la riproduzione manuale. Nulla è casuale: la lacrima di sangue, infatti, non è un‘aggiunta stonante, ma riproduce la transizione al colore rosso della puntata successiva. Una sintesi visiva, dunque, che si rivela organica alla natura del seminario Scritture in transito».

Daniela Ciaremalla (l’autrice): «Inizia tutto da pagine bianche, quelle sulla scrivania di Melville, che si raccolgono in un unico libro in cui (e da cui) nasce Moby Dick. Maestosa, come le montagne innevate che fanno da sfondo, concorre nel suo ruvido grigiore con la sovrastante luna, terzo occhio di un universo caotico, racchiuso nella cecità dell’occhio umano che si schiude a un tratto, come in un’imminente presa di coscienza, versando lacrime di sangue che sfociano nelle gelide acque del capodoglio, andando a macchiare quelle pagine bianche, principio di tutto, ormai atte ad accogliere un nuovo capitolo. Tecnica: acquerelli, pastelli, penne, colori ad olio».