INTESI ILLUSTRATA PUNTATA 14 MARZO.

Daniela Ciaramella (l’autrice): «Nella celeberrima sala da ballo de “Il gattopardo” si raccolgono frammenti di epoche diverse. Partiamo dall’affresco pompeiano color ocra e rosso sullo sfondo, incorniciato alle sue estremità inferiori dai girasoli di Van gogh e dalle ginestre di Leopardi e giungiamo alla ballerina in primo piano, che riprende col suo incarnato e il vestito scarlatto i colori del dipinto a cui sembra ispirarsi per i suoi passi di danza. Una danza spregiudicata, come quella di Nana de L’assommoir di Zola, liberatoria, con i pugni verso l’alto in segno di protesta contro i pregiudizi sul “pericolo giallo”. E il suo vestito, rosso come la bandiera cinese, ampio e fumoso come quello della pellicola viscontiana, sembra aver cucito coi fili rossi della sua trama i simboli di due mondi diversi, oriente e occidente, e di due epoche diverse: una, quella raccontata da Tomasi di Lampedusa e l’altra, quella della Cina comunista con la sua neonata bandiera rossa a stelle gialle. Stelle gialle che vediamo anche in quello squarcio di cielo notturno illuminato dalle lucciole pirandelliane e da stelle vangoghiane, residui, forse, della luce del sovrastante Cristo giallo di Gauguin. Se da un lato, dunque, troviamo la luce gialla di Gauguin, dall’altro abbiamo quella dell’oro di Klimt nel dipinto in alto e tra i rami dell’albero, sempre di klimtiana ispirazione, che si prestano eccezionalmente ad accogliere i limoni gialli di Montale, che spuntano luminosi nel blu notturno, altro colore caro al poeta. E se abbiamo iniziato parlando dei legami col rosso della volta scorsa, quello dell’affresco pompeiano e del vestito-bandiera della ballerina asiatica, terminiamo col verde dell’abito della giovane donna dai capelli biondi in primo piano, che si appresta a riprodurre con la sua matita gialla il suono giallo di Kandinskij, che metaforicamente accompagna le danze della sala. Ed è proprio questa giovane donna che compensa la parte ancora bianca della tela con il verde del suo vestito, indice della nascita di un nuovo mondo, quello del prossimo capitolo».

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