
Daniela Ciaramella (l’autrice): «Dal campo fiorito de «Il colore viola» di Spielberg, dove le due sorelle si riabbracciano incrociando le mani, emergono i tetti di Parigi che ospitano le esibizioni di Satine e Christian del Moulin Rouge, a destra, bilanciate dalle figure di Sebastian e Mia di La la land che si stringono sul margine sinistro di questa pagina purpurea domata dall’intreccio a chiasmo di queste figure. Chiasmico, è ancora il contrapporsi delle uniche note di altri colori: il rosso, colore confinante del viola, che vediamo nel cappello in primo piano e nel vestito di Satine con l’ombrello di Christian e il giallo, colore complementare del viola, che qui troviamo dall’ocra della camicia in primo piano e nel giallo più intenso del vestito di Mia. Al centro di questi intrecci si protende la figura di Neytiri, di Avatar, nella cui porzione di foglio si compie l’intreccio supremo dei colori e delle sostanze: la natura pluviale di Pandora e del campo fiorito si mescola all’indaco dei tetti laterali, incorniciati inferiormente da un susseguirsi di grappoli di glicine, simbolo degli amori non corrisposti, che taglia l’immagine orizzontalmente, separando la coppia ritrovata dalle coppie che non si sono ancora divise. Da qui in su, l’atmosfera si tinge di un violetto spettrale, secondo Newton ultima traccia cromatica prima del buio, fornendo alle varie figure uno sfondo ancora luminoso, come luminose sono le foglie fosforescenti dell’Albero delle Voci di Avatar».