IL MULTIVERSO, MATERIA OSCURA E LUNE STORTE

Il seminario Scritture in transito tra letteratura e cinema, guidato da Silvia Acocella, con Annachiara Monaco, Carmen LegaAchille Campanile, invece di concludere, moltiplicherà le possibilità di racconto, varcando il multiverso. Attraverseremo a più voci una nebulosa di romanzi, simile allo scattering celeste, dove la pulvis cosmica brilla della luce di stelle vicine. Così il bisogno di narrare, dall’«alta fantasia» dantesca ad Asimov e Ph. K. Dick, diffonde la luce dell’infinito che gli uomini si portano dentro e che, pirandellianamente, li rende «lucciole sperdute nel bujo pesto». Tra ucronie e universi alternativi, passando nel tempo raggomitolato delle Cronache di Narnia, entreremo con Antonietta Tarantino nel multiverso della Marvel e con Aurora Parlato nei labirinti di Dungeons & Dragons, finché il verde si rivelerà il colore di tutte le soglie, tra vita e morte, eternità e caducità, dalle notti del mago Crotone al fantasy destrutturato di Lowery. Sulle note di Dawn FM, nel respiro di una poesia, l’infinito tornerà nelle profondità di un’«anima allineata». Restare con-sideranti è la scelta degli astrofisici che del loro viso rivolto alle stelle hanno fatto la loro vita. L’astrofisico Giovanni Covone ci racconterà della materia oscura, degli esopianeti e dei pianeti impossibili, appoggiandosi a metafore, analogie e al suo profondo amore per la parola. Sarà una voce, calda di abissi, a far precipitare tutta l’indefinibile oscurità del cosmo dentro il «gran buco dell’anima»: la voce di Luk (Enzo Colursi), che si avvolgerà, per proteggerle, intorno alle sue Lune storte, risalendo, sulla spinta di note vertiginose, i suoi versi scoscesi e il precipizio della sua intimità, accesa nel buio.

venerdì 20 maggio 

Aula Piovani (14,30-16,30)

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