5. I SOSPESI

Il seminario Scritture in transito, guidato da Silvia Acocella, con i coordinatori dei Laboratori di Poesia e Musica, di Scrittura, di Audiovisivi e Montaggio, di Grafica e Fotografia, resterà tra terra e cielo, nella dimensione abitata dai sospesi. Il primo passo sarà tra sonno e veglia, lungo la trama musicale di Lavanda, cantata di Gabriele De Nardo. Nella feritoia di una parete, il passato di Noodles si riavvolgerà nei suoi occhi di vecchio che torneranno a incantarsi nella danza di Deborah, a mezz’aria tra note e polvere. Antonietta Tarantino ci tratterrà nelle pose della Fantasmata dei danzatori finché una busta bianca, involucro del nulla, ballerà per una spinta di «attrazione celeste», in American Beauty. Con un vorticoso montaggio, quasi un passo a due in bianco e nero, Giada Russo ci porterà nella stasi esistenziale di La Haine e Taxi driver e nella prospettiva speculare e utopica di un mondo mondato dalla violenza attraverso la violenza stessa. La dimensione a specchio tornerà in Stranger things, con un sottosopra che genererà uno stallo e la sospensione della malinconia.
Tra tuffatori, equilibristi e funamboli, l’uomo si rivelerà, così, «una corda tesa sopra un abisso» (Nietzsche). Malgrado l’inevitabile destino del suo fallire e della sua caduta, Willy il Coyote sarà eletto a emblema della speranza, per quello che tenterà a mezz’aria, gli istanti prima del suo fatale precipitare. Proprio su un baratro è costruita Ottavia, città invisibile calviniana, città-ragnatela «sospesa sull’abisso». Una culla d’aria sembrerà incastonare nello stesso azzurro le figure di Saba e di Chagall, mantenendole tra cielo e terra con tutto il loro peso umano. Il disegno a matita di Daniela Francesca De Luca, proiettato sullo schermo, prolungherà l’immagine di Elton John sospeso in aria con le mani sulla tastiera, per un incanto che stacca da terra anche il pubblico che lo sta guardando. Sarà infine lo sguardo di amore di una figlia che, distogliendosi dal basso e mirando a un fuoricampo, solleverà Birdman, mantenendolo in alto nell’azzurro cielo dei suoi occhi.

(L’immagine centrale é presa dall’omaggio dell’artista @milomanara_ a Fellini realizzato nel 1995)

Aula Piovani
venerdì 5 aprile
(15,30-17,30)
Il seminario corrisponde a 4 CFU ed è aperto a tutti

Regia di Bianca De Vivo, Martina Fornaro e Giada Russo con Montaggio di Martina Fornaro

Ph Antonietta Tarantino

Rispondi