Vai al contenuto
  • Home
  • La Nostra Stanza
  • Laboratorio
    • Scrittura
      • 2013 – Sceneggiatura
        • Il silenzio di Pelesjan del 31/03/2013
        • poesia: RETROSCENA DI UNA VITA DI SGUARDI
        • racconto: Montesanto di fantasmi
        • racconti: Immobilità del tempo
        • racconti: CON GLI OCCHI CHIUSI
        • racconti: Convogli
        • racconti: Cullata
        • racconti: Quei baffi
        • racconti: Attrazione
        • racconti: Cartelloni pubblicitari
        • racconti: Treni senza metafore
        • racconti: Ricordi ferrati
        • racconti: Dare un nome alle cose
        • racconti: Zero zero zero zero.
      • 2014 – Montaggio
        • Una vita tra i binari
        • Ad occhi aperti.
        • LA STAZIONE FANTASMA
        • Scivola il gomito
        • (Re)spiro
        • La scatola della memoria
        • Linea 1 della metropolitana
        • Epifania
        • Alla stazione dell’amore perduto
        • Alchimia
      • 2015 – L’Audiovisione
        • La casa al mare. Il ritorno alle origini.
        • Visioni di una pulce
        • Parole e stelle marine
        • HAPAX
        • Odisse
        • Non sento niente.
        • LA MELODIA DEL PASSATO
        • L’invisibile
        • I rumori di un’estate
        • Ingranaggi
        • Ultimo ascolto
        • Il vento nella grotta
        • Il canto della sirena
        • Back to life
        • I PASSI DEL SIG. MATTALIA
        • Il rumore del “silenzio”
        • Un pianoforte a Napoli centrale
        • La melodia del pendolo
        • PASSEGGIATA  SILENZIOSA
        • La morte così è vinta
        • LA CONCHIGLIA DI MARMO
        • La casa al mare. Il ritorno alle origini.
        • L’inascoltato
        • IL FLUSSO DELLE URINE
        • Horrormatopeica
        • Ho sentito un suono, il suono di un violino.
        • Cigolio di barche, palpito lieve del mondo. Lettera di una madre a sua nuora.
      • 2016 – Cose cinematografiche
        • Fenomenologia di un amore
        • Il signor G.
        • RIASSUNTO NON FINITO.
        • Fenomenologia di un amore
        • A TE NONNO
        • Balbettio
        • ANGOLI DI VITA
        • SPECCHIO
        • Balbettio
        • SPECCHIO
        • A Hua Hin
        • Inchiostro
        • Il valore delle cose
        • Polvere
        • Rondini
        • Il signor G.
        • Inchiostro
        • Polvere
        • Il valore delle cose
        • RIASSUNTO NON FINITO.
        • Rondini
        • A Hua Hin
      • 2017 – L’uomo Cinematografico
        • Storia di una vita condannata  di Maddalena Dobellini
        • Salva Illum di Francesco Amoruso
        • La solitudine di Jane  di LIVIA MONTELLA
        • Tavolozza di amore e abbandono. di Miriam Nacca
        • Il trionfo dell’amore sulla violenza della guerra di Loredana Cimmino
        • Le mani davanti agli occhi di Ciro Fusciello
        • Amitola di Bianca Brancati
        • Briciole di malinconia. di Antonio Mastino
        • Anna di Luisa Regina
      • 2018 – Stanze
        • Un orologio. Un segno del tempo.
        • Reticoli Amorfi
        • Giallo limone
        • Un orologio. Un segno del tempo.
        • Evidenziatore
        • Spezzata
        • Proche d’elle
        • Gli insetti
        • La storia della piccola tartaruga amaranto.
        • Oltre
    • Audiovisivi
      • 2018 – Stanze
        • Disegni
        • Video
          • La musica blu
          • Camere Gemelle
          • Dietro la tenda rossa
          • Wabi Sabi
          • Stanza – Danza
          • La Gabbia
  • I Nuvolari
  • Notizie da Unina

Scritture in transito

tra Letteratura e Cinema

Video

Condividi:

  • Twitter
  • Facebook

"Mi piace":

"Mi piace" Caricamento...

Ricerca

Facebook

Facebook

Instagram

Buon pomeriggio, oggi torniamo con una nuova rubrica intitolata #alcinemaconMarianna che, qualora siate indecisi su cosa vedere in sala, vi potrebbe accompagnare nella scelta del film. Questa settimana una delle nuove uscite da non perdere è: "La famosa invasione degli orsi in Sicilia" di Lorenzo Mattotti, una co-produzione italo-francese. Lorenzo Mattotti, alla sua prima esperienza da regista, ci regala una sapiente e ben orchestrata rilettura di un’opera, purtroppo poco letta, di Buzzati: “La famosa invasione degli orsi in Sicilia”. Nella sua abilità di disegnatore e nel suo stile ben definito Mattotti rappresenta un universo dai contorni netti –ben delineati anche dalle campiture piene, monocromatiche e in contrasto di toni- e dotato di una sua identità, cosa che si evince dall’aspetto surreale dei paesaggi. Il regista omaggia la straordinaria visionarietà di Buzzati, pittore oltre che scrittore; fa ciò dando una continuità alla stilizzazione del segno buzzantiano e alla sua predilezione nel giocare con corpi piccoli e spazi ampi e con l'aspetto dei personaggi umani, simili ad insetti. Tuttavia mantiene la sua inconfondibile impronta autoriale quando si tratta di giocare con le luci e le ombre e con gli spazi cittadini in cui inizieranno a muoversi anche gli orsi. Mattotti porta sullo schermo un gusto fiabesco nel narrare che riesce a tenere viva l’attenzione dei più piccoli ma, al contempo, elabora anche una narrazione più profonda. Si può percepire, come una fiamma sottile che trascorre sotto la patina colorata ed attraente dell’animazione, una critica nemmeno tanto velata alle barriere che dividono e che separano e ai vizi che dilagano, senza trascurare l’attenzione per molte delle tematiche che costituiscono la rete di appoggio della poetica di Buzzati. E voi, lo vedrete al cinema?
Ritornano il Laboratorio di scrittura “Tra le pagine e la melodia”, a cura di @fran.amoruso, e il Laboratorio di Audiovisivi e Multimediali, a cura di @colorglicine, guidati dalla prof. @silviaacocella .
Ultimissimo appuntamento di quest’anno per la giornata di presentazione dei lavori realizzati dai ragazzi che hanno partecipato al Laboratorio di Scrittura e al Laboratorio di Audiovisivi e Multimediali.
Il logo del Laboratorio di Audiovisivi e Multimediali. @karmennam (l’autrice): «Chi è che non ha mai desiderato un luogo, uno spazio, un oggetto o qualsiasi altra cosa, in grado di poter far fuoriuscire l’universo che ha dentro? Io credo che il senso del laboratorio sia proprio questo: puntare il proprio microcosmo verso il macrocosmo. Come riuscirci? Coi mezzi che abbiamo a disposizione: dalla macchina da scrivere alla cinepresa, dalla pittura ai colori...»
Giovedì 23 Maggio (ore 13-15) il X appuntamento: NERO.
SINTESI ILLUSTRATA PUNTATA 2 MAGGIO – INDACO E VIOLETTO Daniela Ciaramella (l'autrice): «Dal campo fiorito de «Il colore viola» di Spielberg, dove le due sorelle si riabbracciano incrociando le mani, emergono i tetti di Parigi che ospitano le esibizioni di Satine e Christian del Moulin Rouge, a destra, bilanciate dalle figure di Sebastian e Mia di La la land che si stringono sul margine sinistro di questa pagina purpurea domata dall'intreccio a chiasmo di queste figure. Chiasmico, è ancora il contrapporsi delle uniche note di altri colori: il rosso, colore confinante del viola, che vediamo nel cappello in primo piano e nel vestito di Satine con l'ombrello di Christian e il giallo, colore complementare del viola, che qui troviamo dall'ocra della camicia in primo piano e nel giallo più intenso del vestito di Mia. Al centro di questi intrecci si protende la figura di Neytiri, di Avatar, nella cui porzione di foglio si compie l'intreccio supremo dei colori e delle sostanze: la natura pluviale di Pandora e del campo fiorito si mescola all'indaco dei tetti laterali, incorniciati inferiormente da un susseguirsi di grappoli di glicine, simbolo degli amori non corrisposti, che taglia l'immagine orizzontalmente, separando la coppia ritrovata dalle coppie che non si sono ancora divise. Da qui in su, l'atmosfera si tinge di un violetto spettrale, secondo Newton ultima traccia cromatica prima del buio, fornendo alle varie figure uno sfondo ancora luminoso, come luminose sono le foglie fosforescenti dell'Albero delle Voci di Avatar.»

   

sito realizzato da Francesco Amoruso

  • Facebook
  • Instagram
Create a website or blog at WordPress.com
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: