di Scrittura (poesia, prosa, sceneggiature e canzoni)
coordinato da Francesco Amoruso
di Audiovisivi
“Audiovisivi e Multimediali”, coordinato da Gianluca Della Corte
di Videocritica
“Videocritica cinematografica”, coordinato da Marianna Lucia Di Lucia
offrono un canale di attività aperto per tutto il corso dell’anno e a tutti gli studenti del DSU. Un supporto alla creatività dei partecipanti, attraverso stimoli e indicazioni tecniche mirati alla realizzazione di testi scritti e musicali, di materiale fotografico e audiovisivo, destinati a diventare parte integrante del percorso seminariale condotto da Silvia Acocella (Letteratura italiana contemporanea)
L’iscrizione a uno o a più laboratori varrà, pertanto, come preiscrizione al Seminario “Scritture in transito tra letteratura e cinema”.
Si prevedono incontri con i curatori, disponibili a fissare personali appuntamenti e incontri laboratoriali in presenza, al di là della loro reperibilità virtuale agli indirizzi email
Francesco Amoruso: ilgallocanterino@gmail.com
Gianluca Della Corte: labo.audiovisivi@libero.it
Marianna Lucia Di Lucia: mariannaluciadilucia@libero.it
Le domande di iscrizione e i lavori vanno inviati all’email del curatore e, per conoscenza, a silvia.acocella@unina.it
Ernst Gombrich, L’ombra nel mito e nella leggenda, in ”Ombre. La rappresentazione dell’ombra portata nell’arte occidentale”, Giulio Einaudi, Torino, 1996.
Luigi Pirandello, L’umorismo, Lanciano Editore, 1908-1920.
Paul de Man, E. Saccone (a cura di) Cecità e visione. Linguaggio letterario e critica contemporanea, Liguori Editore, 1975.
Roberto Casati, La scoperta dell’ombra. Da Platone a Galileo la storia di un enigma che ha affascinato le grandi menti dell’umanità, Editori Laterza, 2001.
La mostruosa carezza dell’umano: l’identificazione con il monstrum prodigioso dalla sofferenza scavata in superficie e il vero mostro manifesto nell’uomo incattivito dal tempo e dalla storia
L’abbraccio: il volo congiunto tra muta e il mostro e gli angeli crudeli, amputati e resi dolorosi
Mostri e arte: trasposizione dell’ibrido tra sirene, scimmie e gorilla, draghi e mostri fuori dalla norma, fuori dalla forma
I. Calvino, La giornata d’uno scrutatore, 1963
Deformazioni: Bacon e Goya
F. Amoruso, Charles Bukowski. La scrittura che esplode dal basso: l’America e il suo ubriacone, Terebinto Edizioni, 2020.
M. Chion, L’audiovisione. Suono e immagine del cinema, Lindau, 2017
R. Bodei, La vita delle cose, Editori Laterza, Roma-Bari, 2019
O. Pamuk, Il museo dell’innocenza, Einaudi, 2009
G.T. di Lampedusa, Il Gattopardo, Feltrinelli, 2013
E. Hemingway, Addio alle armi, 1929 (anno di pubblicazione)
Proiezioni mentali e digitali: dal riflesso di Narciso agli Avatar virtuali [l’autoritratto (Van Gogh, Egon Schilele, Frida Khalo, Marcel Duchamp), il selfie (i social network e l’edited self, memoji e animoji]
F. Pessoa, Libro dell’inquietudine, Feltrinelli, 2008
Sabbia e presenza pulviscolare: l’anima come un buco (Gadda e Musil)
Corrispondenza come punto di contatto tra le due anime
Microritmi visivi
Il ritratto di Dorian Gray
Gesto dell’accompagnare come proiezione dell’amore: l’aspettato che coincide con chi aspetta
Il verbo phaino tra illusioni, chimere, fantasie e spettri
Le “ebullizioni di chimere” degli Scaglionati di Pirandello
G. Bachelard, La poetica della rêverie
Tra phantasma e phantasia nel De Anima di Aristotele.
G. Celati, Dialogo sulla fantasia con Massimo Rizzante
Don Chisciotte di Doré
I fantasmi a teatro (Macbeth: Specturm appearence of Banquo, Gustave Doré – Macbeth e il fanstama di Banquo, Dante Gabriel Rossetti, 1836 – Il fantasma di Banquo, Theodore Chasseriau, 1855 – Senza titolo, Tom Merry, 1889 – Hamlet, Prince of Denmark, Act I, Scene IV, Johann H. Füssil – Hamlet shows his mother the Ghost of his father, Nikolaj A. Abilggard, 1778 circa – Hamlet sees the ghost of his father, Eugene Delacroix, 1843 – Visione di Amleto, Pedro Americo, 1893 – Don Giovanni e il convitato di pietra, Alexandre E. Fragonard, XIX secolo – Don Giovanni e il convitato di pietra, Alexandre E. Fragonard, 1825- 1830 – Don Giovanni e il convitato di pietra, Alexandre E. Fragonard, 1835 ca.)
Il respiro del revenant: una condensa smarginata e bianca
Lo pneuma: il vento del cuore del non morto > lo spiritus latino
L’uomo che uccise Don Chisciotte, T. Gilliam, 2018
Jojo Rabbit, T. Waikiki, 2019
INCONTRO CON FERRENTE E FORGIONE
BIBLIOGRAFIA, SITOGRAFIA E TEMI TRATTATI
Margini come privilegio ottico
Il senso racchiuso nelle zone di confine e decentrate per Edward Said
Il sorriso-ferita
Il cinema chirurgico di Agostino Ferrente
Selfie e il cavalletto umano
A. Forgione, Napoli mon amour, 2018
A. Forgione, Giovanissimi,2020
La seconda pelle delle narrazioni
L’occhio sulla nuca di Italo Calvino
La ri-presa come possibilità di prendere una seconda volta («La seconda volta» di Cesare Pavese)
La scrittura che procede per sottrazioni e vuoti comunicanti
Lo scrittore che deve essere presente dovunque e dovunque invisibile per Flaubert
Costanti visive: il nodo Ferrente e Forgione
FILMOGRAFIA
Comizi d’amore, P.P. Pasolini, 1965
Diario di un maestro, V. de Seta, 1973
Intervista a mia madre, A. Ferrente, 2000
Le cose belle, A. Ferrente, 2013
Selfie, A. Ferrente, 2019
PROIEZIONI DEL CUORE INFRANTO
BIBLIOGRAFIA, SITOGRAFIA E TEMI TRATTATI
Proiezione d’amore che sorge dalla frattura del cuore
Teoria medievale degli spiriti: tra la «secretissima camera de lo cuore» e gli «spiriti del viso»
Lo spirito naturale – lo spirito vitale – lo spirito animale (E. Bertola, Le fonti medico – filosofiche della dottrina dello spirito, in “Sophia” XXVI [1958] 45-61)
Silhouette (il fantasma dell’immagine – movimento)
Vertigo: baciare una proiezione (viso che torna tangibile dentro un bacio)
La migliore offerta. Cavueau pieno in una vita vuota: colmare tramite un’esposizione segreta il vuoto della propria vita
Volti amati, volti visti: panoramica di visi nella storia dell’arte attraverso storie d’amore [Raffaello, La velata (1516), La Fornarina (1518-1519) – Modigliani, Ritratto di Jeanne Hébuterne (1918), Jeanne Hébuterne au foulard (1919), Ritratti di Jeanne Hébuterne (1919), Ritratto di Amedeo Modigliani (1919) – Picasso, Ritratto di Dora Maar (1937), Ritratto di Dora Maar, Ritratto di Dora Maar (1939), Profilo di Picasso (1936), Ritratto di Picasso (1938), Studio di Picasso – Dante Gabriel Rossetti, Regina Cordium (1860), Beata Beatrix (1963), Ritratto (1854), Ecce Ancilla Domini (1850), Beatrice nega il saluto a Dante [dettaglio] (1852)]
A. Baricco, Novecento
La leggenda del pianista sull’oceano. Nave come di-stanza dell’impossibilità di scegliere dell’uomo
Lo sguardo di chi ama che permette di staccarsi e che si stacca dalla folla
La traccia del cuore lasciata nel mondo di carta [Catullo, Carme 72 – E. Rostand, Cyrano de Bergerac – F. M. Dostoevskij, Le notti bianche – F. Céline, Viaggio al termine della notte – J. Kerouac, I sotterranei – F. S. Fitzgerald, Il grande Gatsby – J. Fante, Chiedi alla polvere – F. Amoruso, Nessuna città]
Luk, Nove sigarette (e l’esperimento di Voce 001, una carezzasull’anima graffiata)
FILMOGRAFIA
Stromboli (terra di Dio), R. Rossellini 1950
Viaggio in Italia, R. Rossellini, 1953
Vertigo, A. Hitchcock, 1958
La leggenda del re pescatore, T. Gilliam, 1991
Lanterne rosse, Zhang Yimou,1991
La leggenda del pianista sull’oceano, G. Tornatore, 1998
Pane e tulipani, S. Soldini, 2000
Eternal sunshine of the spotless mind, Michel Gondry, 2004
La migliore offerta, G. Tornatore, 2013
CATTIVI ST-RIDENTI
BIBLIOGRAFIA, SITOGRAFIA E TEMI TRATTATI
Il cattivo come la custodia dura e tagliente per la più disperata delle proiezioni: residuo estremo della radice umana, della natura ferina, del daimon
Captivus: prigioniero
Volto in maschera che copre il gran buco dell’anima: risata imposta come “felicità di cartone” (Ridi pagliaccio)
Sorriso come ferita nella carne
I cattivi imperfetti con dolori inestirpabili come il male del mondo (Prigionieri tra Kubrick e Van Gogh)
Verbo capio come dimostrazione della presa del villain sul mondo in ombra
Cattivi non tanto cattivi [Morfologia della fiaba di Propp – Z. Bauman, Postmodern ethics, Oxford, blackwell, 1993 (trad. it. Le sfide dell’etica, Feltrinelli, Milano, 1996) – A. Bernardelli, Etica criminale. Le trasformazioni della figura dell’antieroe nella serialità televisiva, “between”, Vol. VI, n.2, http://www.betweenjournal.it, p.3 – T. Vecellio, Caino uccide Abele (1488 – 1576) – Caravaggio, La cattura di Cristo (1571 – 1610) – Euripide, Medea e Fedra (485 a. C. – 406 a. C.): 1. F. Sandys (1829 – 1904), 2. A. Cabanel (1823 – 1889) – A. Manzoni, I promessi sposi (1827 – 1840): l’innominato – C. Dickens, A Christmas Carol (1843): Ebenezer Scrooge – V. Nabokov, Lolita (1855): Humbert – Humbert – F. Dostoevskij, Delitto e castigo (1866): Raskòl’nikov – C. Collodi, Pinocchio (1883), Lucignolo – L. Stevenson, Dottpr Jekyll e Mr Hyde (1886): Mr. Hyde – O. Wilde, Il ritratto di Dorian Gray (1890): Dorian Gray – R. Bloch, Psyco (1959): Norman Bates – (*vedi sezione filmografia: Dart Fener, Giacomo Uncino, Walter White e Jesse Pinkman, Lucifer, Joker)]
La ferita sdrucita: tra i legami del tessuto ematico e il lavaggio purificante delle mani, la figura dell’“incattivito” e la sovrapposizione della figura cristologica in croce attraverso la coincidenza dei nomi
Sorriso e risata [il sorriso etrusco – il sarcofago degli sposi – moscoforo – l’angelo del sorriso – il sorriso della Monnalisa – Gherardo delle Notti: Violinista che ride, Cena con suonatore di liuto, Allegro violinista con bicchiere di vino – Antonello da Messina: Ritratto di ignoto marinaio (1470 ca.), Ritratto di giovane uomo (1470 ca.) – E. Von Grützner, Sir John Falstaff – Anonimo, Sciocco che ride (1500 ca.) – Frans Hals, Ragazzo che ride (1625 ca.), Mulatto (1628) – Anonimo, Bravo che fa un gesto volgare (1620) – Antoine Coypel, Il riso di Democrito (1692) – Franz Xaver Messerscmidt, – Boccioni: La risata (1910 – 11), Il lavoro, Il lutto – Yue Minjun: Il massacro di Chios (1995), Idols Series NO. 3 (1996), Floating (2013)]
Risata dianoetica [Paolo Bertinetti, Introduzione al volume di Beckett, Teatro completo (Einaudi/Gallimard,1994, pp. XXIII – XXIV)]: dal dolore che slabbra il sorriso di Noodles allo squarcio del voltodella risata Joker
Dal lacerto magro del corpo di Joaquin Phoenix alla fisicità scavata e spigolosa di Schiele
Tra la caduta nel pozzo nero degli occhi e la scalinata squilibrante come i denti di Joker
S. Rapisarda, Ipotesi di ricollocazione tematica di due testi della Scuola poetica siciliana, Padova: Unipress, 2009.
R. Musil, L’uomo senza qualità,nuova edizione italiana a cura di A. Frisé, introduzione di B. C. Marinoni, traduzione di A. Rho, G. Benedetti, L. Castoldi, 2 voll., Torino, Einaudi, 1996.
“Nessuna Città”: Francesco Amoruso presenta il suo nuovo libro a Palazzo Fondi
Napoli. Esce in libreria “Nessuna Città”, il nuovo romanzo di Francesco Amoruso pubblicato dalla casa editrice Scatole Parlanti (collana Mondi, pp. 136, euro 14), che verrà presentato sabato 20 giugno alle ore 17.30 a Palazzo Fondi, progetto di valorizzazione temporanea dell’Agenzia del Demanio a cura di Urban Value by Ninetynine. Con l’autore interverrà Silvia Acocella, docente presso l’Università di Napoli “Federico II”.
Mario e Dana, i protagonisti, s’incontrano in un punto improprio dopo aver discrostato il tempo dalla ruggine e dalle rese. Sulle spalle, sotto ai piedi e negli occhi hanno visto il mondo da zaini, scarpe e panorami diversi e la maniera con cui vivono il perduto e il ritrovato trova il suo intersecarsi in Nessuna Città. Qui la vita si muove al di sotto di una cupola che prima di essere architettonica è, innanzitutto, sociale e catastroficamente emotiva. Un inferno “accucchiaiato” su se stesso, in cui l’indicibile prende il sopravvento attraverso gli occhi di Sabrina, la pelle di pane della vecchia Laura, la pagina in rilievo di Mica, l’ansia patologica di Gennaro, la libertà di raccontare i Liberato di tutti i nonluoghi. Una città che esiste ma che, tira e tira, è riuscita a scomparire, a nascondersi in un’ampolla di incontri sfasati nel tempo e nello spazio.
«È un romanzo di pretesti, racconti e incontri» spiega Amoruso, cantautore, autore di saggi e racconti. «Dana e Mario si portano dietro storie e chi si trascina il passato, inevitabilmente incontra altre storie. La città in cui le vicende sono ambientate è chiara, ma ho deciso di nasconderla. Solo una volta è scritto il nome, ma è nascosto. Forse al lettore potrà piacere trovarla, tra vicoli e bestemmie».
In una città affacciata su un golfo dal mare non più mare, di cui ormai è una blasfemia pure pronunciarne il nome, rinchiusa dalla legge al di sotto di una cupola di diamantite over potentium, tutto è da cercare nei non detti, nell’esasperazione di un’umanità che si incaponisce a resistere sull’orlo del precipizio.
Francesco Amoruso è nato a Villaricca nel 1988. Ha conseguito la laurea triennale in Lettere Moderne e la magistrale in Filologia Moderna. Ha pubblicato il romanzo “Il ciclo della vita” (2010), la raccolta di racconti “Mangiando il fegato di Bukowski a Posillipo” (La Bottega delle Parole, 2017) e i saggi “How I Met Your Mother. La narrazione ai tempi delle serie tv” (Terebinto Edizioni, 2019) e “Charles Bukowski. La scrittura che esplode dal basso. L’America e i suoi ubriaconi” (Terebinto Edizioni, 2020). Cura l’antologia “Stanze” (Libreria Dante & Descartes 2020) col contributo del Dipartimento degli Studi Umanistici, prima raccolta di racconti inediti fuoriusciti dal laboratorio “Tra le Pagine e la Melodia”, da lui coordinato all’interno del seminario “Scritture in transito. Tra Letteratura e Cinema” all’Università degli studi di Napoli “Federico II”. Cantautore, ha realizzato il disco “Il Gallo Canterino” (illimitarte, 2014).
Le attività del seminario “Scritture in transito tra letteratura e cinema” sono ospitate sul sito della MOD (Società italiana per lo studio della modernità letteraria), sede prestigiosa e luogo principale di confronto per gli studiosi della letteratura italiana contemporanea.
Dall’inizio del distanziamento, il gruppo di lavoro, che da tempo circonda le stanze del seminario, è riuscito a recuperare e a trasferire momentaneamente sulle piattaforme telematiche tutto il materiale umano e intellettuale possibile.
Il gruppo di lavoro “Selfie”, sentiero del percorso seminariale “Scritture in transito tra letteratura e cinema”, nasce dal tentativo dell’omonimo film di Agostino Ferrente di scavare il ventre periferico della città, dove, sepolte dall’indifferenza, germogliano le esistenze di Alessandro e Pietro, legate da un’amicizia profonda. Questa traccia cinematografica affiancherà un percorso letterario nell’hinterland napoletano: punto prospettico sarà in particolare la penna di Alessio Forgione, dove la Napoli che cade, inciampa e talvolta si perde e dubita. È soprattutto una Napoli illuminata in controluce dal lume intermittente della speranza.
Il doppio capo del Gruppo di Lavoro sarà tenuto da Chiara Nobis, dal punto di vista cinematografico, e da Milena Dobellini, che invece si occuperà di quello letterario. Gli incontri si svolgeranno il venerdì, a partire dal 3 aprile, sulla piattaforma Microsoft Teams o con diretta Facebook a seconda del numero degli iscritti, per lavorare insieme e cercare di creare un clima nel quale collaborare al meglio. La frequenza degli incontri generalmente non sarà superiore ad una volta alla settimana. Il laboratorio è finalizzato all’elaborazione di un progetto finale, filmato oppure scritto, individualmente o in gruppi di massimo due (per i testi) o tre (per i video) persone alla volta.
Da quest’anno sarà attivo il nuovo laboratorio di video-critica cinematografica. Le informazioni per iscriversi sono all’interno della locandina.
Il laboratorio di videocritica cinematografica si propone di offrire gli strumenti per analizzare un diverso metodo di osservazione delle opere cinematografiche, associando al commento e all’analisi del film la visione diretta delle singole scene prese in esame.
Si prevedono incontri su Microsoft Teams con la curatrice, Marianna Lucia di Lucia, disponibile a fissare personali appuntamenti al di là della sua reperibilità virtuale all’indirizzo email mariannaluciadilucia@libero.it
I lavori vanno inviati all’email della curatrice e, per conoscenza, a silvia.acocella@unina.it
Collegato al seminario “Scritture in transito tra letteratura e cinema”, il laboratorio si offre come un canale di attività, aperto a tutti gli studenti del DSU, un supporto alla creatività degli studenti, attraverso stimolo e indicazioni tecniche mirate alla realizzazione di materiale destinato al percorso seminariale condotto da Silvia Acocella (Letteratura Italiana contemporanea).