IL PRIMO PIANO

Giovedì 11 maggio, Aula Piovani, (ore 13-15)
Il  seminario
“SCRITTURE   IN   TRANSITO   TRA   LETTERATURA   E   CINEMA”,  guidato
da SILVIA ACOCELLA (Letteratura italiana contemporanea) con LUDOVICO
BRANCACCIO (montatore) e con il supporto  di FLAVIA SALERNI e ROBERTO
P.ORMANNI,partirà  dalla  scoperta  del  volto  umano  nel mondo
«microfisionomico» del cinema muto (Balàzs). MICHELA IOVINO ci metterà
di fronte a una pistola  fumante,  puntata  contro  gli  spettatori  in The
 great  train  robbery
. È  un  ‘primo  piano emblematico’  che  decreta
 la  nascita  del  personaggio  cinematografico.  I  primissimi  piani
di  Sergio Leone saranno accostati ai volti ingigantiti di Giovanna
D’Arco
, della Nana di Godard e di . ANDREA PANICO
inquadrerà  il  volto  e  la  maschera  del  Totò  di  Pasolini,
aprendo  il varco alla scarnificazione del viso. L’ingombrante testa di
Frank, fatta di una cartapesta bagnata da lacrime  invisibili,  avrà  la
 consistenza  materica  del  volto  incartapecorito  del  Vegliardo
sveviano. Cancellando tutte le linee e i solchi del tempo su un viso
conosciuto, Roca rappresenterà la malattia dell’alzheimer.
L‘immagine-affezione  di  Deleuze  sarà  descritta  attraverso  i  primi
 piani  di Schiava d’amore  che  porteranno  il  volto  intensivo  di
Olga  ad  essere  colto,  nel  suo  mutare,  da «un  cuore partecipe»
(Balàzs).  La  scomparsa  del  volto,  il  devisage, sarà  collegato
all’effetto  Timante  e  alla tendenza a rovesciare  il primo piano,
riprendendo di spalle quel «lampo della nuca» già dominante nei versi
dei poeti. Sarà alla fine proprio un primo piano impossibile, destinato a
non comparire mai sullo  schermo,  il  punto  nel  vuoto  dove  gli
sguardi  di  un  uomo  e  di  una  donna  senza  memoria potranno
tornare a unirsi.

Rispondi