Giovedì 18 maggio, Aula Piovani (ore 13-15)
Il seminario “SCRITTURE IN TRANSITO TRA LETTERATURA E CINEMA”,
guidato da SILVIA ACOCELLA (Letteratura italiana contemporanea) con
LUDOVICO BRANCACCIO (montatore) e con il supporto di FLAVIA SALERNI e
ROBERTO P.ORMANNI,si muoverà tra due estremi, gli extraterrestri e gli
oltreumani, cercando nel mezzo la traccia incancellabile
dell’uomo.
Il candore dirompente
della Minnie di Bontempelli, sotto lo sguardo degli «uomini
fabbricati», la farà esplodere luminosa e vorticosa come le stelle.
Continue deflagrazioni di un cielo distopico avvolgeranno i replicanti
di Blade runner e il loro desiderio di non vedere dispersa la loro
esistenza nella pioggia. Una pioggia simile a quella che cade
ininterrotta sulle vite kafkiane di Brazil e sui sogni a occhi aperti di Sam, grigio impiegato capace di scintillanti armature alate. Il
bisogno metamorfico di Bowie, l’ultimo dei marziani, sarà ripercorso
sul suo camaleontico corpo fatto di pelle e di trucco. Solo
per sentirsi «amato qui sulla Terra», Riggan, attore non più
famoso, tenterà di liberarsi di Birdman che ad ali spiegate,
dentro piani-sequenza implacabili, continuerà a parlargli alle
spalle, lasciandogli come unica via di salvezza un fuoricampo
oltreumano. Supereroe controvoglia, riluttante a prendersi cura degli
altri, il protagonista di Lo chiamavano Jeeg Robot, sarà
doppiamente mutante: dentro il suo corpo fortissimo diventerà
vulnerabile all’amore, dipendente da un sorriso femminile, unico
suo punto debole. Dopo la perdita della sola donna mai amata, scoprirà
che può ancora ritrovarla negli abbracci di chi salva. E così, il
gesto tipico dei supereroi, rivolto all’umanità indifesa,
custodirà al suo interno il più umano dei bisogni: sentirsi amato.